AIEMS

Associazione Italiana di Epistemologia e Metodologia Sistemiche



L'AIEMS nasce nel febbraio del 2008 per l'iniziativa di un gruppo di persone amiche provenienti da diversi ambiti disciplinari, ma tutte accomunate dall'obiettivo di approfondire insieme e diffondere l'approccio sistemico. In tal senso l'associazione si è sempre posta come uno spazio in grado di favorire conversazioni aperte e generative, dove idee, modelli ed esperienze di stampo sistemico possono interagire in modo creativo, lasciando emergere nuove prospettive teoriche, nonchè nuovi approcci sul piano metodologico ed applicativo. L'organizzazione di eventi culturali, la promozione di iniziative editoriali, e l'allestimento di contesti dialogici tali da generare pratiche adeguate alle criticità dei nostri tempi sono, quindi, punti cruciali della nostra mission.

Prefazione


In un periodo storico in cui sono comunemente utilizzate parole come “sistema” o “complessità”, seppur spesso in modo incongruo o superficiale, e in cui si afferma l’importanza di valori come quello della “comunità” e della “partecipazione”, a fronte di incipienti processi di frammentazione sociale (qui il pensiero va alla società liquida di Baumann), la Redazione della rivista on line Riflessioni Sistemiche ha pensato di raccogliere con questa monografia una serie di narrazioni e considerazioni teoriche proposte da alcuni Soci Ordinari dell’Associazione Italiana di Epistemologia e Metodologia Sistemiche (AIEMS), tutti contributi dotati di una forte connotazione autobiografica.

Ciascun autore ed autrice racconta la storia di come ha fatto proprio, e ha poi sviluppato, l’approccio sistemico, soffermandosi su quelle che sono alcune delle questioni di carattere teorico e pratico con cui è attualmente alle prese. In qualche saggio chi scrive racconta anche del ruolo che nel proprio percorso di ricerca ha avuto la partecipazione alla vita dell’AIEMS, facendo riferimento alle molte attività culturali messe in campo dall’Associazione in questi anni.

In sostanza questa monografia si muove su due diversi livelli. Da una parte rappresenta un’opera corale realizzata attraverso la partecipazione di dodici Soci AIEMS, che dà la possibilità di stringere le maglie della conoscenza reciproca fra soci, approfondendola ed aggiornandola, mentre da un’altra parte vuole contribuire a diffondere una visione sfaccettata dell’approccio sistemico e di “complessità”.

I Soci che hanno dato il loro contributo provengono da ambiti disciplinari diversi, come ad esempio quello pedagogico (Francesco Farina, Silvia Luraschi, e Silvia Montevecchi), quello della scienza dei sistemi (Giordano Bruno e Luigi Catzola), quello sanitario (Raffaele Pepe e Tiziano Scarponi), quello delle scienze veterinarie (Mario Marino e Carla de Benedictis), quello psicologico (Marco Bianciardi e Valeria Fassi) e quello sociologico (Rosanna Pizzo). Ciononostante condividono una comune epistemologia, e cioè quella sistemica, secondo la quale, come direbbe Gregory Bateson, “prima viene la relazione”. Si tratta quindi di professionisti e studiosi allenati alla interdisciplinarità, e cioè a cogliere le somiglianze e le differenze fra i processi oggetto di studio nel proprio campo disciplinare e quelli osservabili in altri campi.

Detto questo, l’augurio della Redazione è che questa monografia rappresenti, in sostanza, un’occasione di connessione sia tra le diverse esperienze e vite dei Soci AIEMS, sia fra i diversi ambiti di studio normalmente tenuti separati, sia infine fra il lettore e l’approccio sistemico alla conoscenza e alla vita. Un approccio che in tempi di profonde crisi sociali ed ambientali appare tanto più attuale e necessario.

Infine, ringraziamo tutti gli autori che hanno contribuito in maniera appassionata alla realizzazione di questa raccolta di scritti, così come anche Donatella Amatucci che si è presa cura della traduzione dall’italiano in inglese di alcuni Sommari, e Giuseppe Conte che ha supervisionato gli aspetti tecnici della pubblicazione presso il website dell’AIEMS (www.aiems.eu).

Sergio Boria, Giorgio Narducci e la Redazione

INDICE


Il laboratorio sulla cura di sé e degli altri

di Alessandro Rinaldi e Valentina Rinaldi

 

Gli algoritmi nella tua vita. Ritrovare flessibilità

di Serena Dinelli

 

Letture salutari

Cura

di Chiara Saraceno, Roberto Burlando, e Adriano Mione

letto da Franca Mora

 

Parole della salute

Queer

a cura di Roberta Franchitti





Presentazione
di Serena Dinelli

La Collana “Quaderni dell’AIEMS” alterna saggi teorici a saggi che vedono ‘in azione’ un approccio sistemico e di complessità in un dato ambito o contesto.  Questo quarto Quaderno è un ricco e dettagliato resoconto di una esperienza durata 6 mesi e rivolta a circa 100 operatori di servizi sociali diversi in periferie della città di Roma. È la storia del farsi dell’incontro tra un team di formatori- supervisori di ricca esperienza e otto équipes di operatori sociali che tutte lavorano in servizi esposti a forte stress: per la natura fortemente disagiata dei loro utenti, per i gravi carichi di responsabilità, per l’ambiente urbano problematico su cui insistono, e infine per le dinamiche dei Servizi (tra le quali la frammentazione contrattuale) che impattano sui gruppi e sul lavoro. Come si vedrà, nelle biografie dei conduttori e negli strumenti via via proposti, appare una varietà di riferimenti di cui la sistemica è una parte importante, anche se non unica. Le scelte e le pratiche su cui questo team variegato si è trovato a convergere hanno significativi risvolti di interesse in termini di sistemi e di complessità. Il fulcro esplicitamente condiviso dal gruppo di conduttori è una visione del lavoro nel sociale come professione non solo e tanto tecnica quanto necessariamente riflessiva, e che richiede una continua “manutenzione” di sé e nel gruppo di collaboranti. “Il lavoro nei nostri gruppi ha dunque provato ad offrire anche una palestra dove imparare a riflettere sui presupposti culturali, personali e metodologici che producono quello sguardo sull’altro che ci guida nel lavoro.” Di qui la proposta di un articolato percorso lungo aree di sosta in cui pensare e ripensarsi.

Del testo, che si segnala per la freschezza narrativa, mi limito qui a indicare qualche aspetto particolarmente degno di interesse. 

La prospettiva complessa in cui il percorso è stato pensato e realizzato abbatte, ridefinisce e rielabora molte dicotomie: anzitutto quella tra operatore e utente come ‘oggetto’ del servizio; quella tra identità umana e identità professionale; tra professionalità e governabilità dell’incertezza; tra mente e corpo; tra intelletto-cognizione e creatività- ideazione; tra il detto e il non detto. Il che dà luogo alla ricerca di rielaborazioni condivise aperte, dinamiche, processuali: in una dinamica, cioè, che oscilla tra forma e processo. Da notare come, in tutte le considerazioni sulle dimensioni riflessive necessarie a chi lavora nel sociale, i formatori-supervisori utilizzino non a caso un ‘noi’ che allude anche a sé stessi.

Il testo si segnala anche per la ricchezza di strumenti utilizzati (narrativi, metaforici, corporei ecc), via via descritti nel loro senso in modo dettagliato. Il loro susseguirsi è, nei diversi team di conduzione, a volte più fedele a una progettualità pre-definita, a volte invece più pronto a calarsi nei processi, aperto alle ‘emergenze’ che vanno manifestandosi. Ma la strumentazione è comunque rivolta a co- costruire percorsi di auto-consapevolezza individuale, di gruppo e di servizio: facendo appello alla storia di vita personale e professionale, ai percorsi e alle pratiche condivise nei contesti di lavoro. Una continua esplorazione dei diversi stili e punti di vista personali va costruendo via via una nuova storia condivisa, disciogliendo i limiti della routine e rianimando la motivazione, la consapevolezza e la condivisione.

Ciò consente tra l’altro a chi legge di gettare uno sguardo sulle dinamiche non sempre facili oggi in atto nel lavoro sociale, dovute alla coesistenza di sotto-sistemi molto diversi: le strutture stabili di servizio pubblico e quelle del privato sociale, con la loro ricorrente precarietà e frammentazione. In un caso, tra l’altro, si vede come, nel corso della supervisione, l’evoluzione del gruppo operativo dia luogo a una energia di speranza e presa di coscienza tali da promuovere efficacemente una stabilizzazione contrattuale.

Non resta che augurare buona lettura di questa narrazione di una esperienza pensata e vissuta con passione da tutti coloro che vi hanno, a vario titolo, partecipato.

Serena Dinelli - Primi appunti sulla regolamentazione tra spontaneità della vita e sistemi di regole

Il Gruppo Video AIEMS ha pubblicato l'intervento che Serena Dinelli (psicologa, psicoterapeuta, Direttivo AIEMS) ha proposto nel corso dell'evento di presentazione del n° 27 della rivista on line Riflessioni Sistemiche, intervento che riprende il saggio da lei scritto per la monografia in oggetto. Si tratta di un'interessantissima riflessione sulle differenze e i rapporti fra regolazione (regole che emergono dal basso nei sistemi viventi attraverso la dinamica delle parti) e regolamentazione (regole stabilite dall'uomo in senso top down). Quella di Serena Dinelli è un'analisi di stampo sistemico dalle conseguenze assolutamente significative.

Sergio Ferraris - Transizione impossibile


Ferraris è giornalista scientifico, direttore della rivista Quale Energia, con una lunga esperienza nel campo dei temi legati all'ecologia ed in particolare alla conversione energetica. In questo intervento riflette sulla contrapposizione fra il concetto di transizione ecologica, termine abusato e che ha sostituito quello di sviluppo sostenibile, indicante un "processo di riforma dell'esistente" che al momento è risultato fallimentare (dal 1950 ad oggi le emissioni di CO2 sono persistentemente aumentate), e quello di conversione ecologica con il quale si fa sostanzialmente riferimento alla necessità di una rimessa in discussione radicale di quelle che sono le premesse della dinamica sociale, economica e politica in cui siamo immersi e che alimentiamo con i nostri stili di vita e di pensiero.