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In Italia, nei mesi di marzo e aprile 2020, per via delle norme di distanziamento si è profondamente riorganizzata la dinamica delle interazioni umane, coinvolgendo i contesti sia macro che micro sociali, e la dimensione professionale così come quella delle relazioni affettive. La conseguenza è stato un cambiamento del nostro mondo interiore e del nostro sguardo sulla vita. Si sono inoltre avvicendati nei mass media e nei social network un numero vorticoso di opinioni personali e di testimonianze. Si è trattato di un vociare talora caotico e confuso riguardante diverse dimensioni dell'epidemia, a fronte di un momento di crisi collettiva che ha toccato aspetti davvero fondativi e complessi delle nostre esistenze. Aspetti che possono tra l'altro sfuggire ad una nostra piena percezione e consapevolezza, che possono sorprenderci, o che possono essere difficili da spiegare e raccontare. In ogni caso l'esperienza del vivere è stata radicalmente perturbata, e questo ha spinto le persone sia a porsi con urgenza una serie di questioni nuove e sia a cercare soluzioni a problemi inaspettati. Questa pubblicazione raccoglie una serie di brevi contributi scritti dai Soci Ordinari dell'AIEMS, in cui ognuno ha descritto uno o due episodi emblematici, oppure una o due situazioni, uno o due problemi, uno o due dilemmi, vissuti nel concreto della propria vita quotidiana al tempo del coronavirus, traendone poi delle riflessioni sistemiche. E' chiaro che ogni Socio Ordinario dell'AIEMS ha una vita unica ed irripetibile, e quindi sperimenta in modo altrettanto unico e irripetibile l'esperienza pandemica. In particolare le differenze riguardano i luoghi di vita, la propria biografia e personalità, l'età anagrafica e quindi la fase del ciclo vitale, l'assetto di vita sul piano logistico e relazionale, l'area disciplinare di ricerca e studio, e infine gli aspetti contingenziali che inevitabilmente si inseriscono nel corso degli eventi di vita, cambiando in modo imprevedibile le carte in tavola. La somiglianza, invece, è ovviamente quella di essere tutti studiosi dell'approccio sistemico.
In Italia, nei mesi di marzo e aprile 2020, per via delle norme di distanziamento si è profondamente riorganizzata la dinamica delle interazioni umane, coinvolgendo i contesti sia macro che micro sociali, e la dimensione professionale così come quella delle relazioni affettive. La conseguenza è stato un cambiamento del nostro mondo interiore e del nostro sguardo sulla vita. Si sono inoltre avvicendati nei mass media e nei social network un numero vorticoso di opinioni personali e di testimonianze. Si è trattato di un vociare talora caotico e confuso riguardante diverse dimensioni dell'epidemia, a fronte di un momento di crisi collettiva che ha toccato aspetti davvero fondativi e complessi delle nostre esistenze. Aspetti che possono tra l'altro sfuggire ad una nostra piena percezione e consapevolezza, che possono sorprenderci, o che possono essere difficili da spiegare e raccontare. In ogni caso l'esperienza del vivere è stata radicalmente perturbata, e questo ha spinto le persone sia a porsi con urgenza una serie di questioni nuove e sia a cercare soluzioni a problemi inaspettati. Questa pubblicazione raccoglie una serie di brevi contributi scritti dai Soci Ordinari dell'AIEMS, in cui ognuno ha descritto uno o due episodi emblematici, oppure una o due situazioni, uno o due problemi, uno o due dilemmi, vissuti nel concreto della propria vita quotidiana al tempo del coronavirus, traendone poi delle riflessioni sistemiche. E' chiaro che ogni Socio Ordinario dell'AIEMS ha una vita unica ed irripetibile, e quindi sperimenta in modo altrettanto unico e irripetibile l'esperienza pandemica. In particolare le differenze riguardano i luoghi di vita, la propria biografia e personalità, l'età anagrafica e quindi la fase del ciclo vitale, l'assetto di vita sul piano logistico e relazionale, l'area disciplinare di ricerca e studio, e infine gli aspetti contingenziali che inevitabilmente si inseriscono nel corso degli eventi di vita, cambiando in modo imprevedibile le carte in tavola. La somiglianza, invece, è ovviamente quella di essere tutti studiosi dell'approccio sistemico.