Dal 1 dicembre 2019 al novembre 2020 il Covid-19 ha progressivamente ampliato la propria area di diffusione partendo dalla Cina fino ad interessare recentemente anche le Isole Solomon, le Isole Samoa e le Isole Marshall. Fatto sta che al novembre 2020 erano solo otto gli stati (di cui 2 in Asia e 6 in Oceania) nei quali non risultavano casi confermati di Covid-19. Al momento sono più di 71 milioni i casi di contagio nel mondo e più 1,6 milioni le persone decedute.
Fonte delle tabelle: Wikipedia
L’Italia è stato tra i paesi prima e più pesantemente colpiti, a tal punto che il 9 marzo 2020 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia la necessità di andare in lockdown, cioè di chiudere il paese lasciando operativi solo i servizi essenziali. Seguiranno due periodi di quarantena fino al 3 aprile, e poi un’estensione del lockdown fino al 13 aprile 2020. Si tratta di una crisi sistemica, e di una fase storica piena di preoccupazioni per la capacità di tenuta del nostro paese sul piano delle attività economiche e dell’occupazione lavorativa, ma anche sul piano della continuità operativa di istituzioni come la scuola, o il sistema sanitario (si pensi alla rapida saturazione delle strutture ospedaliere da parte dei pazienti Covid e all’insufficiente organizzazione della sanità territoriale), così come del welfare socio-assistenziale. Un periodo in cui sono state messe a dura prova le capacità di resilienza e di solidarietà della cittadinanza, e in cui l’Associazione Italiana di Epistemologia e Metodologia Sistemiche ha deciso di dare il proprio piccolo contributo. E’ stato così che molti dei suoi Soci Ordinari hanno accettato di scrivere con un taglio fortemente autobiografico le riflessioni e le esperienze di vita quotidiana che andavano delineandosi durante il lockdown, cercando di utilizzare la lente d’osservazione sistemica per dare un senso a quanto stava sconvolgendo le proprie giornate così come gli equilibri del mondo intero. Ne è venuta fuori una pubblicazione che abbiamo deciso di intitolare “Una finestra sulla pandemia. Esperienze e riflessioni sistemiche”, apparsa a metà aprile nel website dell’Associazione (www.aiems.eu), dalla cui home page è tuttora scaricabile gratuitamente.
E’ stata un’operazione editoriale che ha messo in dialogo i Soci dell’AIEMS rafforzando la conoscenza reciproca nonché il senso di partecipazione e d’appartenenza che da sempre sono alla base della nostra piccola comunità culturale. E’ stata inoltre un’occasione per ciascuno autore di fare ordine nel contesto di una realtà in rapido e caotico divenire, e per l’Associazione di dare un contributo a quello che era l’intenso dibattito in corso nel paese.
Poi, da metà aprile l’Italia è uscita dal lockdown, la società si è rimessa in movimento, e mentre la temperatura atmosferica aumentava progressivamente di mese in mese, attraversando la primavera fino poi all’estate, i casi di contagio si riducevano in modo direttamente proporzionale. Tutti sapevano che in autunno sarebbe arrivata la cosiddetta “seconda ondata” ma il nostro paese a quel punto si è come congelato in uno stato di sospensione, come di ipnosi collettiva, o forse di negazione della realtà, finché poi a settembre ci siamo risvegliati. C’era da affrontare una crisi sistemica e non l’abbiamo fatto, e questo è dipeso dalle “logiche” della politica (sempre più impoverita di idee ed asservita agli interessi del capitalismo finanziario), ma anche dalla difficoltà di fare quel profondo cambiamento culturale, quel cambiamento di paradigma, che solo potrebbe salvarci. Cominciare a far nostro uno sguardo della complessità ed un approccio sistemico che siano in grado di ri-connetterci al mondo della vita (transizione ecologica) nel rispetto della dignità umana e della giustizia sociale (superamento delle disuguaglianze sociali).
E’ stato in tal senso proprio durante l’estate, nel prendere atto di quanto sopra, che la Redazione di Riflessioni Sistemiche ha pensato di chiedere agli autori e alle autrici di “Una finestra sulla pandemia” la disponibilità di fare un secondo punto della situazione durante l’autunno. Ci siamo quindi tutti dati per così dire appuntamento da lì a qualche mese per scrivere di come sarebbero evolute le riflessioni e le esperienze relative alla pandemia. Così, ad ottobre, ben 25 dei 31 autori che avevano partecipato alla pubblicazione di aprile erano impegnati a prendere consapevolezza e ad aggiornare il proprio modo di pensare e di sentire la pandemia. Si tratta di un gruppo interdisciplinare formato da medici, psicologi, dottori in scienze veterinarie, matematici, un’artista in campo teatrale, filosofi, antropologi, biologi, studiosi di scienze dell’educazione, studiosi di management e di organizzazioni e ingegneri. Si tratta inoltre di un gruppo di persone le cui vite sono molto diverse tra di loro e la cui diversità emerge tra le righe della monografia che state per cominciare a leggere perché il taglio che è stato richiesto è di tipo auto-biografico. Infine si tratta di un gruppo di persone che condividono una comune epistemologia e che da tutta una vita si sforzano di incarnare, tra alterne vicende, un modo sistemico di stare al mondo.
Il risultato è un’ecologia di prospettive e di angoli visuali in cui le somiglianze e le differenze stanno in equilibrio a comporre qualcosa che ha una sua coerenza interna, e forse anche una sua bellezza. Da notare che ogni singolo contributo propone una sorta di descrizione doppia, per dirla alla Bateson. Una descrizione primaverile, in quanto ogni contributo ripropone quanto già pubblicato dall’autore ad aprile, ed una descrizione autunnale. In questo modo ogni singolo scritto acquista una particolare profondità, dovuta ad una sorta di visione bi-temporale, che permette in sostanza di cogliere l’evoluzione nel tempo di quanto pensato e sentito da parte di chi scrive.
Nell’augurarvi una buona lettura non ci resta che ringraziare Enzo Menozzi, il quale anche stavolta si è rivelato preziosissimo nelle fasi di pubblicazione on line della monografia.
Sergio Boria, Giorgio Narducci e la Redazione
Marco Bianciardi
Sergio Boria
Ersilia Bosco
Anna Cappelletti
Giuseppe Conte
Carla De Benedictis
Serena Dinelli
Francesco Farina
Patrizia Garista
Simona Gasparetti
Mario Gentili
Silvia Luraschi